ISTITUTO ISTRUZIONE SUPERIORE “Alessandrini-Marino

CAPOFILA RETE SCUOLE GREEN della PROVINCIA DI TERAMO

Piantumazione: GIORNATA MONDIALE DELLA TERRA 22 aprile 2021 

Donato da: Comune di Alba Adriatica
Risultato immagine per Lions Club Teramo logo. Dimensioni: 102 x 106. Fonte: www.wyreforestriders.org.uk
Donato da: Lions Club Val Vibrata

Olmo

Anch’io saprei sotto l’ombroso velo

d’olmo antico o d’un fronzuto

faggio godermi sin che si temprasse il cielo

L. Ariosto
NOME COMUNE Olmo campestre
NOME SCIENTIFICO Ulmus minor
FAMIGLIA Ulmaceae 
HABITAT Specie molto plastica, allo stato spontaneo lo possiamo trovare nei boschi xerofili a Roverella e in tutto l’orizzonte delle latifoglie eliofile, dal Lauretum sottozona fredda, fino a tutto il Castanetum. Predilige suoli profondi, freschi o mediamente ricchi di acqua, ma si adatta anche a terreni siccitosi. L’olmo è coltivabile in diversi tipi di terreni ed è resistente alle gelate, all’inquinamento e alla salinità dell’aria e al vento.

HABITUS Arborea 
DESCRIZIONE E’ un albero di prima grandezza che in condizioni ottimali può raggiungere i 30-40 m di altezza e un diametro del tronco di 1-2 m. In casi eccezionali può arrivare ai 45 m di altezza e 3 m di diametro del fusto. Presenta una chioma folta e globoidale. Cresce con media rapidità e può arrivare fino a 500 anni di età.
Normalmente dritto o leggermente sinuoso 
LEGNO È di tipo a porosità anulare con grossi vasi visibili ad occhio nudo; è discolore con alburno chiaro, roseo-biancastro e duramen bruno intenso, venato con anelli visibili e molto duro e compatto.
APPARATO RADICALE Inizialmente di tipo fittonante, rimane tale per una decina di anni, poi robuste radici laterali da superficiali a mediamente profonde, sostituiscono il fittone e hanno tendenza ad anastomizzarsi (innestarsi) con radici di olmi adiacenti ancorando al terreno il robusto albero.
FOGLIE Semplici alterne decidue, a lamina da obovata a sub-ellittica, con margine doppiamente dentato e apice acuto; alla fogliazione si presentano con due lunghe stipole presto caduche, la forma e le dimensioni sono molto variabili, sia tra pianta e pianta, ma anche sulla stessa pianta e sugli stessi rami 
GEMME Presenta due tipi di gemme: vegetative (a legno) piccole, ovoidali e brune nerastre, pluriperulate, cigliate e divergenti dal rametto, e riproduttive (a fiore) di forma globosa. 
FIORE Sono ermafroditi, numerosi monoclamidati, disposti a glomeruli ascellari, di colore rosso porpora in particolare le antere. La fioritura avviene prima della fogliazione tra febbraio e marzo. 
FRUTTOLa samara dell’olmo è un frutto secco a maturità, indeiscente contente un unico seme circondato da una larghissima ala membranacea che lo rende facilmente trasportabile dal vento.
NEMICILa grafiosi è una malattia causata da un fungo trasmesso all’olmo da insetti che scavano delle gallerie all’interno del legno. La grafiosi causa un improvviso disseccamento dell’apice della pianta o di alcuni rami. I sintomi si propagano rapidamente e la pianta muore nel giro di 1-2 anni.
DISTRIBUZIONEL’olmo campestre è diffuso in tutta l’Europa centrale e mediterranea, dalla Francia all’Ucraina e dal Portogallo alla Bulgaria, si trova anche in tutte le isole più grandi del Mediterraneo, in Algeria, in Tunisia, in piccole aree costiere del Libano e della Siria e nella parte settentrionale della Turchia. Vegeta anche in tutto il Caucaso e nella parte settentrionale dell’Iran. Manca nella penisola scandinava, nella parete settentrionale delle Isole Britanniche e nel resto dell’Europa settentrionale. La specie è stata introdotta dall’Uomo in America settentrionale.  In Italia è presente in tutte le regioni


 USI
Il legno dell’olmo è duro e resistente all’umidità, per questo è stato usato per imbarcazioni, tubature, chiuse, argini, pontili. Si utilizza anche per la realizzazione di mobili e di pavimenti. In alcune regioni italiane i rami flessibili dell’olmo erano intrecciati per produrre cesti.  Etruschi e Romani usavano l’olmo come sostegno vivo nella coltura della vite, disponendo gli alberi in filari alti 3 m. La consuetudine della coltivazione della vite “maritata” all’olmo si è  conservata in alcune aree fino ai nostri giorni.In Italia, soprattutto nel Lazio, l’olmo campestre era utilizzato per costituire viali e filari alberati chiamati “olmate” che fornivano ombra e frescura durante la stagione calda, mentre le fronde potevano essere usate per l’alimentazione del bestiame.Essendo un albero molto longevo e resistente, in passato l’olmo campestre veniva spesso piantato nelle piazze dei paesi e delle città dove forniva un’ombra gradita  durante la stagione calda e fungeva da luogo di ritrovo per i  cittadini. In molti paesi italiani sopravvivevano fino ad alcuni decenni or sono olmi monumentali nelle piazze, purtroppo la diffusione della grafiosi ha determinato la scomparsa quasi completa di questi alberi vetusti. Un olmo secolare alto circa 30 m, si trovava davanti alla Chiesa dei santi Pietro e Paolo di Cesacastina, nel comune di Crognaleto. L’albero era stato piantato nel 1600 ed era uno dei più alti in Italia. Purtroppo improvvidi interventi antropici e forse la grafiosi, ne determinarono la distruzione nello scorso secolo. Anche a Teramo, fono al 1860, esisteva la Piazza dell’Olmo, che corrispondeva all’attuale Piazza Martiri della Libertà.Durante la rivoluzione americana del 1765 un olmo fu piantato a Boston come “albero della libertà”, in seguito in molte città americane furono piantati olmi quali “Liberty elms”.Successivamente anche nel periodo la Rivoluzione francese, in Francia ed in Italia nelle città e nei paesi spesso fu piantato l’olmo campestre come “albero della libertà”.


L’OLMO PLURISECOLARE DI CESACASTINA
Cesacastina - 6amicoCesacastina - 6amico
L’OLMO NELLA MITOLOGIANella mitologia greca il nome dell’olmo, ‘ptelea’, corrispondeva a quello di una delle 8 ninfe dei boschi, chiamate  Amadriadi. Nell’Iliade si afferma che l’olmo veniva piantato presso le tombe dei guerrieri morti durante la guerra di Troia. Sempre nell’Iliade si narra che un ramo di un grande olmo avrebbe salvato Achille che rischiava di annegare nel fiome Scamandro.Nella poesia greca l’olmo compare nelle scene di vita pastorale, come negli Idilli di Teocrito, dove l’albero simboleggia la tranquillità della vita dei pastori, che sostano alla sua ombra con le greggi presso le fonti.  Per i Romani l’olmo era sacro a Morfeo, quindi anche nella loro cultura l’albero  si collegava alla tranquillità, al sonno ed ai sogni. 
L’OLMO NELL’ARTE L’olmo campestre, insieme ad altre specie affini, per i suo sviluppo maestoso è stato uno dei soggeti preferiti di alcuni pittori romantici inglesi, come John Constable (1776 -1837) che lo roffigura in due delle sue opere più celebri:  “Il campo di grano” e “La Cattedrale di Salisbury vista dai terreni del vescovo”.  

Il campo di grano - Wikipedia
Il campo di grano ( 1826) – John Constable


La Cattedrale di Salisbury vista dai terreni del vescovo ( 1825)  – John Constable